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DSA ( Disturbi Specifici dell' Apprendimento) image
I Disturbi Specifici dell'Apprendimento, noti con l'acronimo DSA, includono  disturbi di origine neurobiologica  che appartengono ai disturbi del neurosviluppo ai sensi del DSM-5 del 2014 e rientrano nella categoria diagnostica dei Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento.

La Counsensus Conference dell'Istituto Superiore di Sanità del 2011 definisce i DSA " disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale". Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:
- Dislessia, disturbo della lettura (intesa come abilità di decodifica del testo);
- Disortografia, disturbo della scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica);
- Disgrafia, disturbo nella grafia (intesa come abilità grafomotoria);
- Discalculia, disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere ed operare con i numeri)".
Nell'ICD-10 i DSA sono indicati come " Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche " intendendo per tali quei disturbi in cui fin dalle fasi iniziali dello sviluppo sono alterate le normali abilità di acquisizione delle capacità di apprendimento. Nella lingua inglese i DSA sono definiti " Learning Disabilities" o "Specific Learning Disorders", essi comportano un forte impatto sia a livello individuale che sociale, determinando infatti un abbassamento del livello delle competenze acquisite e/o prematuro abbandono scolastico durante il percorso della scuola secondaria di secondo grado e un abbassamento delle potenzialità sociali e lavorative dell'individuo.
I DSA non sono causati dall'assenza di opportunità di apprendimento, da disturbi dello sviluppo intellettivo, da traumi o malattie cerebrali acquisite.
I DSA hanno un origine biologica, ma nel DSM-5 vengono considerati anche, per la prima volta, i fattori ambientali che influenzano la genesi del disturbo.
Secondo i dati forniti dall'ISS circa il 2,5% - 3,5% della popolazione in età evolutiva è affetto da DSA, ma si tratta di una sottostima del disturbo che spesso non è riconosciuto o confuso con altri disturbi.
I DSA si presentano in comorbidità con altri disturbi soprattutto: l'ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e/o Iperattività) e i DSL (Disturbi Specifici del Linguaggio), i disturbi dello spettro autistico, disturbi d'ansia e disturbi del tono dell'umore.
La certificazione dei DSA, ai sensi dell'art. 3 della L. 170/2010, deve essere rilasciata da "specialisti o strutture accreditate" solo successivamente alla diagnosi clinica, che è permessa agli psicologi ai sensi della L. 56/89 e ai medici, mentre questa possibilità è preclusa alle figure non sanitarie (pedagogisti, tutor degli apprendimenti, counselor). La diagnosi e certificazione è fatta dai servizi pubblici, come l'ASP o da soggetti privati accreditati che dispongono di un'equipe multidiscilpinare (neuropsichiatra infantile, psicologo, logopedista).
La Dislessia, Disgrafia e Disortografia possono essere diagnosticate a partire dalla fine della seconda classe della scuola primaria e la Discalculia a partire dalla classe terza della scuola primaria, soprattutto per evitare falsi positivi.
Attraverso una diagnosi precoce del disturbo è possibile intervenire tempestivamente e migliorare sia la prognosi, sia i riflessi in ambito psicologico (emotivo, motivazionale ecc...)
Per la riabilitazione dei DSA (ma sarebbe più  opportuno parlare di abilitazione, perché riguarda la  promozione di abilità e competenze che la persona non possiede ancora, mentre la riabilitazione riguarda quel percorso che si prefigge il recupero di  abilità e competenze che il soggetto possedeva, ma che ha perso in seguito ad un trauma, una patologia ecc), si possono usare delle tecniche tradizionali che prevedono l'uso di  strumenti " carta e matita" oppure digitali, creati  dai più autorevoli professionisti che  si occupano in Italia  di psicopatologia dell' apprendimento.